30 dicembre 2010

RESET: anno nuovo vita nuova


Arranchi nel tempo per trovare un minimo di equilibrio, dentro di te e intorno a te.

Organizzi e incastri come un tetris impazzito Birbina da prendere e riportare, il treno da aspettare, la neve, i panni da lavare, la spesa da fare, la presenza al parco, il pomeriggio con i nonni, il latte sempre fresco, la sveglia da puntare alle 6.

Qualcosa sempre ti sfugge: se c'è il pane non c'è il latte, se ci sono i calzini rammendati manca la camicia stirata, se c'è il sorriso per la tua piccina sfugge un ringhio al maritino...

Passano i mesi e il tetris sembra trovare una sua forma, i mattoncini il loro equilibrio, le giornate iniziano a scorrere, gli impegni a cadenzarsi e arriva il giorno in cui riesci pure a avere in casa contemporaneamente latte e pane fresco.

Poi di colpo: RESET.

La vita è così, un attimo e rimescola le carte, azzera il punteggio per cominciare una nuova partita.

No non mi sto riferendo ai normali accadimenti e neppure al fatto che sono stata eletta senza preavviso (alle ore 20 del 24 dicembre) chef ufficiale del pranzo di Natale con menù dettato dalla suocera infortunata (leggi dopo e capirai) e tanto di brodo da rimescolare con lingua di mucca affiorante, che me la sono sognata una settimana.

Certe volte gli sconvolgimenti si concentrano tutti in un attimo e ti fanno restare lì col il naso in aria e la faccia da ebete a aspettare.

Sospesa e impaurita per lo sconquasso e il timore di non riuscire a ritrovare un po' di equilibrio.

Succede di colpo e tutto in una settimana:



  • apprendo che mi hanno tolto la flessibilità lavorativa da inizio 2011(per cui sarò di nuovo pendolare per 5 giorni la settimana con 4 treni al giorno da prendere e il morale a terra)


  • Karateka vince inaspettatamente un concorso e viene assunto immediatamente. Finalmente ha il posto fisso, ma inizia a lavorare all'alba.


  • Mi si stronca la suocera perchè, e sentite se questa non è sfiga, le si rompe uno scalino della scala mentre scende dalla soffitta e cade rotolando nel presepe spaccandosi la testa (20 punti)
RESPIRO
Un lavoro lontano (il mio) un lavoro vicino (il suo) non siamo poi messi così male...

RESET

Domani finisce il 2011 un anno faticoso, ma bello e allo scoccare della mezzanotte anche il mio equilibrio così faticosamente conquistato scomparirà e sarà di nuovo carta bianca da cominciare a scrivere. Un anno che comincia. Una vita e tante giornate da organizzare e reinventare dall'inizio.

Una bambina da accompagnare per mano alla scoperta del mondo.

e tanta tanta pazienza oltre al pane, al latte, ai panni, alla neve....e che cavolo, se ci si mette pure la neve! che palle però!

23 dicembre 2010

per un Natale di speranza


BUON NATALE a chi passa di qua, a chi torna, a chi va.


AMICHE MAMME a voi sopratutto un augurio speciale, che sia davvero un Natale colmo di speranza il futuro.

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Voi che credete
voi che sperate
correte su tutte le strade, le piazze
a svelare il grande segreto...


Andate a dire ai quattro venti
che la notte passa
che tutto ha un senso
che le guerre finiscono
che la storia ha uno sbocco
che l'amore alla fine vincerà l'oblio
e la vita sconfiggerà la morte.


Voi che l'avete intuito per grazia
continuate il cammino
spargete la vostra gioia
continuate a dire
che la speranza non ha confini


( David Maria Turoldo)

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BUON NATALE CON IL CUORE


17 dicembre 2010

Travaglio al sapore di mandarino

Ho sempre pensato al mio cervello come a una grande biblioteca, con alti scaffali.

Sui ripiani, riposte in fila, milioni di scatole.

Dentro ogni scatola: pensieri, ricordi, emozioni, concetti, esperienze, sogni, desideri.

Mi ha sempre colpito la capacità del cervello di aprire nei momenti più strani scatole improbabili, magari quelle riposte negli angoli più reconditi creando collegamenti e riportando alla mente ricordi che pensavo dimenticati.

E' accaduto così che gustando un mandarino, di quelli con le foglie e i semi, di quelli che profumano, in un pomeriggio come gli altri, seduta vicino al camino, mi sono ritrovata d'un tratto, di nuovo in sala parto.

Le luci soffuse, l'atmosfera ovattata, la voce di Karateka così lontana, quell'onda che ritmicamente si impossessava di me e quel sapore di mandarino in bocca dovuto alle decine di gelatine di frutta che mangiavo una dietro l'altra.

Al mandarino, la mia preferita.

E sono stata penvasa da una sensazione di pace, per la prima volta, pensando a quel momento.

Pace, Forza e Mandarino. Strano abbinamento.

Forse dopo quasi due anni i ricordi del travaglio hanno trovato davvero una sua collocazione definitiva in una scatola, su uno scaffale nel mio cervello.

Forse ho solo dimenticato o trovato un senso per tutto il resto.

Forse vuol dire qualcosa...

Sorrido stupita delle grandi potenzialità della mente umana.

16 dicembre 2010

COME REALIZZARE UN FIOCCO DI NEVE CON STECCHINI PER IL GELATO-Tutorial


Dopo le leggere decorazioni in plastica e campanellini dello scorso anno, ecco una nuova idea.
Per il salotto della mia nuova casa ho pensato di realizzare una semplice decorazione stilizzata, ma di effetto riutilizzando i bastoncini del gelato.
La decorazione è piuttosto grande ma in sè leggera ed elegante e sopratutto davvero veloce e facile da realizzare.
Materiale occorrente:
  • circa 40 stecchini per gelato (oppure stecchini in legno per bricolage. Io li ho trovati in pacco da 100 pezzi in uno shop 99 cent).
  • colla vinilica oppure colla a caldo
  • vernice oro
  • decorazioni
  • in sacco della spazzatura (come appoggio)
  • un goniometro, se proprio volete essere precise!

PROCEDETE stendendo su una superficie il sacco nero (che oltre che proteggere il tavolo eviterà che il fiocco si attacchi al piano di appoggio) e incrociando i bastoncini a forma di asterisco bagnando abbondantemente le punte del bastoncino nella colla vinilica. Questo sarà il centro della vostra creazione.

Premete bene sui punti di appoggio e procedete con delicatezza attaccando gli altri bastoncini fino a creare il fiocco di neve (potete usare come modello la foto risultato di questo post oppure creare altre forme scatenando la vostra fatasia).

Vi suggerisco di non spostare l'assemblaggio dalla superficie di realizzazione finchè la colla non è ben asciutta poichè la costruzione con la colla fresca è molto delicata e ogni minimo spostamento le farà combiare forma.

Per evitare questo inconveniente potete usare la colla a caldo in alternativa alla vinilica che salderà immediatamente i bastoncini in maniera stabile.

Per un miglior risultato potete usare il goniometro per calibrare le angolazioni con cui attaccare i bastoncini, la vostra creazione risulterà così ancora più regolare (come potete notare, io non l'ho fatto eh,eh!)

Quando il vostro fiocco è ben asciutto, sarà inaspettatamente solido!

E' il momento per decorarlo come più vi piace.

Io l'ho spruzzato con vernice oro e poi ho decorato le punte con brillantini argento.


E ora non vi resta che scegliere dove posizionarlo. Potete appenderlo a una finestra con un filo di lenza, alla porta con un bel fiocco, oppure a parete, sfruttando semplicemente un chiodino, come ho fatto io.

10 dicembre 2010

UN' IMPRONTA DI TE


Un bimbo e tanti modi per ricordare la sua crescita:
Mille foto, che sembrano non bastare mai,
Un portrait di parole,
Le tacche sul metro appeso,
Le sue tracce di colore,

...e le sue impronte:

qualcosa da toccare, un ricordo sul quale potrà misurare la sua mano e che lo renderà consapevole della sua crescita, segno tangibile di un cambiamento.

Oppure un ricordo, un pensiero originale da regalare a una persona cara.

Su BELLA MAMMA puoi trovare il Kit impronta manine-piedini che in modo semplice ti permetterà di fermare il tempo in una traccia un'indelebile, segno di TE, da conservare come ricordo prezioso o donare...
a Natale, perchè no?

REGALI a IKEA? Mission Impossible

PROLOGO:

Dopo 3 giorni chiusa in casa con la Birby appesa al collo giorno e notte stile Koala a causa di un mega raffreddore, finalmente va meglio (ne approfitto per ringraziare nell'ordine: Pucciolo, Pisolo, Bontolo e la trega butta butta e con niuno dente, per avermi concesso una mezz'ora di tregua ipnotizzando la mia piccola davanti allo schermo).
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E' domenica e karateka ha una grande idea.
"Andiamo all'IKEA? Da soli.
Lasciamo la piccina ai nonni così ne approfittiamo per i regali di Natale?"
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Ecco se chiedi a me di andare all'IKEA ottieni che mi trovi in macchina pronta per partire e con il metro di carta al collo e il lapis sull'orecchio ancor prima che tu finisca la frase.
Sarà perchè ritengo gli architetti e i designer IKEA davvero geniali, sarà perchè nello shop tutto mi sembra un affare, così conveniente così indispensabile, sarà perchè ci sono tutti i giochi creativi che mi piaccioni per Birby a prezzo decente, sarà che è abbastanza lontana da casa tanto che andarci diventa una rara avventura.
Insomma quando già siamo nel parcheggio di fronte all'immobile blu sento un pizzicorino allo stomaco simile a quello che provavo da bambina di fronte alle giostre.
Ed è stato così anche domenica.
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RACCONTO
Ero informatissima. Avevo già spulciato il sito IKEA DEI PICCOLI nel dettaglio.
Per Birby sotto l'albero avevo scelto:
Il set base della ferrovia con il trenino in legno:Il carrello con le costruzioni in legno
La casina con gli incastriPotranno sembrare regali atipici per una bimba di quasi due anni, quello che mi piace di questi giochi è che sono giochi semplici, in legno e sopratutto attivi "da fare".
Penso oltre a stimolare la fantasia della mia piccina potranno essere un divertente intrattenimento nei pomeriggi del freddo inverno in cui siamo immersi.
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Dell'IKEA mi piace molto anche tutta le serie dedicata al gioco simbolico: la mini cucina, la frutta e la verdura di panno, le pentoline...ma Birby farà 2 anni a febbraio e in quell'occasione Nonno-Tato le regalerà una minicucina in legno costruita da lui e così approfitteremo del compleanno per acquistare tutto il set di pentolame e accessori correlati.
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Ma torniamo al racconto dell'incursione domenicale all'IKEA.
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Arriviamo nel parcheggio alle 15 del pomeriggio.
Coda di macchine, cattivo segno.
Entriamo della mostra e sterziamo immediatamente.
Ho un presentimento.
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Ok è deciso, faremo il giro al contrario, così saremo subito al reparto IKEA DEI PICCOLI.
In men che non si dica siamo già di fronte ai colorati scaffali con appesi i campioni dei giocattoli e...nient'altro!
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Gli scaffali sono tutti completamente vuoti.
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Non ci posso credere, è il 6 dicembre, sono le 15 del pomeriggio e tutto quello che cercavo è terminato.
In compenso una ressa di genitori vaga spasmodica alla ricerca di alternative. Mi lancio nel turbine. In fondo ci sono tante alternative, no?

C'è disponibile questa fattoria con gli animali, carina no?
E' l'ultima disponibile e la sottraggo decisa a una signora che la scrutava da lontano.
"Ho fatto l'affare lo stesso" mi dico.
Ma poi la guardo bene e mi accorgo che gli animaletti sono molto morbidi e non stanno neppure in piedi...non mi convince proprio.
La ripongo e subito sparisce tra le mani di un altro genitore.

EPILOGO:
Dopo la grande delusione, dopo un viaggio allucinante tra lo spingottio della gente e il turbinare delle possibilità che si esaurivano sotto ai miei occhi sono arrivata alla cassa con:

Una mega lavagna doble-face: lato gessetti e lato pennarelli ( ma senza gessetti e senza pennarelli: TERMINATI)

Un lettino per bambole completo di biancheria:

Ora, sono certa che Birby apprezzerà questi regali anche se Pia, Gigi, Bella, Kuka (le sue bambole) dovranno litigarsi il posto al calduccio nel letto, ma non vi nascondo un po' la delusione... che ho prontamente sfogato sul povero Karateka che per la prima volta aveva avuto la brillante idea di proporre la gita all'IKEA di DOMENICA dove di solito viene trascinando i piedi!

MORALE DELLA FAVOLA:

"MA CHE TI E' VENUTO IN MENTE???"

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